Bluma è il mio nome. Non è stato un nome facile da portare, all’inizio. Nel mio freddo e malinconico Paese natìo, nessuno ne percepiva la musicalità sensuale, il significato profondo. Poi, viaggiando, ho scoperto altre culture ed altre lingue, che apprezzavano il mio nome floreale come un omaggio alla mia pelle chiara ed ai miei occhi verdi. I quali, in effetti, sono gli stessi di mia madre, e fu lei a scegliere il mio nome.
Bluma, in yiddish, significa fiore, e la stessa radice si ritrova in parole inglesi e tedesche che hanno un analogo, delicato, significato. Mia madre però era russa, e molto bella.
Per lei i fiori erano una gioia. “I fiori sono come i desideri” mi diceva “sbocciano ed appassiscono in un giorno, però portane sempre quando bussi al cuore di qualcuno”.
E così, crescendo ho imparato ad apprezzare il mio nome, un po’ per maggiore consapevolezza, un po’ per orgoglio, mentre vedevo che gli altri mi guardavano con occhi sempre più attenti e cercavano un mio sguardo, un mio sorriso, il mio interesse come se fosse una cosa preziosa ed eccitante.
Ora come allora, mi basta sorridere, con le labbra magari un po’ più umide di rossetto, mi basta accarezzarmi i capelli, per trovare chiunque ben disposto ed amichevole.
Sentivo attorno a me crescere il desiderio, e capivo come questo fosse un linguaggio che va oltre le parole e che tutti capiscono, una chiave che può davvero aprire e chiudere molte porte. Mi accorgevo come mi basta truccare un poco gli occhi, cambiare la gonna pesante con un jeans a vita bassa oppure una mini, indossare il mio maglione malva attillato, perché la mia presenza si faccia sentire in ogni ambiente come un magnetico centro di gravità. Mi basta guardare, o non guardare, qualcuno, mi basta posare gli occhi su una parte del suo corpo, per stimolare la loquacità più amichevole o i silenzi più imbarazzati, come non saprebbe mai fare la filosofia più profonda o il sillogismo più perfetto.
Come tutta la mia generazione, appena mi fu possibile anche io scappai, dal mio Paese freddo ed allora grigio e provinciale, una piccola prigione dove tutto era proibito, tranne i desideri appunto, che però ognuno teneva gelosamente nascosti agli occhi degli altri ed ai controlli della polizia segreta.
Iniziai a viaggiare, prima in Europa, poi in America, scoprendo a poco a poco quante manifestazioni e quante espressioni diverse ha il desiderio e la seduzione nel mondo e nell’agire, nel pensare di tutti. Come una musica, come il battito cardiaco dell’umanità.
Sono così diventata non più solo un oggetto, ma anche un soggetto di desiderio, imparando a conoscere, senza averne paura o vergogna, anche quelli più profondi e nascosti.
La mia vita ed i miei viaggi, sono da allora un percorso di seduzione, di luoghi, occasioni, eventi che alimentano i miei desideri e li soddisfano, solo per stimolarne di nuovi.
In questo viaggio ho incontrato spesso, anche se non sempre, altri come me, con cui condividere, alimentando il mio desiderio con il loro e viceversa. Anime libere che hanno la curiosità di andare oltre il normale, l’ovvio, il prevedibile; oltre il comun pensare.
Un viaggio, questo è ; un percorso di graduale scoperta dei propri desideri, delle proprie fantasie, dei propri confini mentali.
Quando i miei viaggi mi portarono a Venezia, a studiare musica al Conservatorio ed a vivere al ghetto vecchio da uno zio materno, scoprii una nuova dimensione del desiderio, un misto di spiritualità e sensualità decadente come i palazzi che si specchiano nell’acqua dei canali.
Ho conosciuto una città barocca, femmina dalle atmosfere seducenti, erotiche, eccitanti, irriverenti, a volte un poco perverse; con le sue feste eleganti, raffinate, e soprattutto mascherate, misteriose e fantastiche.
Ho avuto il piacere di conoscere artisti, ispirati, fantasiosi, affamati di desiderio, ed ho scoperto il piacere di vivere nel turbine di immagini, persone e sensazioni forti, dei “leoni d’oro” che all’imbrunire ti chiedono di accompagnarli dal Lido nella città vecchia, in cerca di luoghi ed eventi di seduzione.
vuole quindi essere un viaggio avventuroso ed elegante, verso luoghi affascinanti che ospitano momenti e persone speciali, animate dal desiderio di un erotismo raffinato; un percorso sensoriale e sensuale di scoperta, di gioco, di divertimento.
Invito anche voi, che avete avuto la curiosità di leggere fin qui, ad essere uno dei miei compagni di viaggio.